Tra gli edifici pubblici delle antiche città romane, il Foro era il cuore di ogni città.
Anche Pompei aveva il suo Foro, luogo di incontri, scambi commerciali ed anche di dibattiti politici.
Il Foro era un luogo aperto al pubblico. Completamente circondato da un doppio portico sul quale si affacciavano le taberne, i luoghi pubblici e il grande Tempio di Giove che ancora oggi si staglia sullo sfondo del Vesuvio.
La città di Pompei aveva circa 20 mila abitanti. Più o meno quanto il numero dei visitatori che ogni giorno affollano e visitano questo luogo. Uno dei siti archeologici più visitati al mondo con circa 3 milioni di turisti all’anno.
La visita è una esperienza eccezionale, soprattutto è un modo per scoprire come si svolgeva la vita quotidiana in una città dell’antica Roma.
Questi edifici pubblici possedevano ricche decorazioni parietali, fatte di stucchi bianchissimi.
Gli investimenti i decori e i restauri, in questi luoghi erano destinati a tutti i cittadini liberi, per dimostrare non solo la prosperità della città ma anche la generosità di chi finanziava queste operazioni.
All’ingresso i clienti delle Terme trovavano gli spogliatoi e a seguire, tutti gli ambienti utile alla cura del corpo sempre tutti finemente decorati.
A Pompei non poteva mancare un grande Anfiteatro che venne inaugurato 150 anni prima nel Colosseo di Roma nel 70 a.C.
La struttura scatenava una tale passione nei pompeiani, per la lotta tra gladiatori, che addirittura nel 59 d.C. avvenne una rissa memorabile, narrata anche da Tacito, tra nocerini e pompeiani per futili motivi.
Una ultima news dell’ultimo periodo è l’ennesima e straordinaria scoperta. Nella Regio V, area interessata da scavi, nell’ambito del progetto di manutenzione e restauro, emerge direttamente dal 24 ottobre del 79 d.C. un Termopolio intatto e con colori brillantissimi. I colori brillantissimi, non sono l’unica cosa che sono tornato alla luce. Nei contenitori/recipienti del Termopolio sono state rinvenute tracce di alimenti, che venivano venduti da asporto per strada. L’asporto e lo street food erano d’uso a Pompei, infatti i pompeiani amavano consumare, proprio come i napoletani, cibo e bevande per strada.
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